Microcredito : un aiuto concreto alle start-up per affrontare la crisi post covid

La crisi economica da Covid-19 sta colpendo duramente tutti i Paesi del mondo : i consumi si riducono, l’economia rallenta, tante imprese grandi e piccole, hanno chiuso o rischiano di farlo. Ed il peggio, purtroppo potrebbe ancora arrivare. Le continue misure e limitazioni che si susseguono nel tempo, rischiano di danneggiare aspramente le microimprese e le famiglie.

Il 25% degli italiani ha difficoltà di accesso ai servizi finanziari e bancari. Il settore della microfinanza ha sofferto, ma è riuscito a superare la crisi, continuando a sostenere le piccole imprese, con prestiti per le nuove aziende fino a €35.000 che il decreto liquidità di aprile 2020 ha esteso fino a €50.000.

Il microcredito consente di essere vicini alle realtà più fragili, che difficilmente riescono ad ottenere fondi dalle banche. Il microcredito non è da intendersi semplicemente quale credito di piccolo ammontare, ma è soprattutto attenzione alla persona, che porta ad accogliere, ascoltare e accompagnare chi si rivolge alle istituzioni di microfinanza, fino alla chiusura del programma di credito, e anche dopo, all’interno di un modello di sviluppo delle comunità locali, basato su equità, solidarietà e sostenibilità ambientale.

Le piccole imprese trovano spesso le porte chiuse presso le banche, mentre la microfinanza fa ogni sforzo per accogliere le richieste che vengono presentate. Un ultimo passaggio da dover effettuare è rappresentato dal fatto che è necessaria l’attivazione di nuovi strumenti legislativi e provvedimenti per far si che le risorse, che pure vengono stanziate arrivino nei tempi giusti e con un reale ed effettivo impatto sulla vita sociale ed economica del Paese.

Fabio D’Amora