Come scegliere tra impresa e lavoro autonomo

Non sempre è chiaro il significato di espressioni quali “mettersi in proprio”, “avviare un’attività autonoma” o “diventare imprenditore”. Mettersi in proprio è una scelta radicale, di quelle che può cambiare la vita per sempre. Si può fare, senza nascondersi dietro alibi come la tassazione (pur elevata nel nostro Paese), la crisi e la saturazione del mercato. Prima di decidere se aprire un’impresa, quindi, vi conviene vedere quali sono gli aiuti statali a cui si può accedere, i quali potrebbero esservi molto utili per lo sviluppo dell’attività e per farvi carico delle spese iniziali. In Italia, c’è una legge ovvero L.185/2000 che sostiene i disoccupati e le persone in cerca di prima occupazione nella realizzazione e nell’avvio di attività imprenditoriali. Vediamo quali sono questi contributi statali, chi può richiederli e quali sono i vantaggi per chi ne beneficia. NUOVA IMPRESA A TASSO ZERO E’ un bando riservato alle donne oppure agli under 36 che intendono avviare un’attività in uno dei seguenti settori : Industria/Artigianato, Trasformazione prodotti agricoli, Fornitura di servizi alle imprese e alle persone, Commercio beni e servizi/turismo. L’agevolazione consiste in un prestito a tasso zero con il quale verrà finanziato il 75% dell’investimento iniziale. La durata massima del prestito è di 8 anni con rate semestrali posticipate. Il programma d’investimento non può superare il milione e mezzo di euro. Grazie a questo beneficio è possibile sostenere gli investimenti iniziali quali : acquisto terreni, realizzazione o acquisto immobili, ristrutturazioni, acquisto macchinari, impianti e attrezzature, acquisto software, brevetti, licenze e marchi, corsi di formazione specialistica a soci e dipendenti. MICROCREDITO Chi ha intenzione di aprire un’attività può anche chiedere un prestito di importo variabile tra i 25.000€ ed i 35.000€ e un piano di rateizzazione che va da 24 a 60 mesi – ad un tasso conveniente. Si tratta di uno strumento nato per aiutare coloro che hanno difficoltà di accesso al credito tradizionale. Per accedere a questi contributi pubblici occorre presentare un business plan in cui viene descritta in modo dettagliata la business idea che si intende sviluppare. All’interno del business plan l’aspirante imprenditore deve presentare l’idea, le motivazioni che lo hanno indotto a tale iniziativa nonchè gli aspetti che caratterizzano il mercato di riferimento. Nella stesura del progetto di impresa occorre prestare molta attenzione alla descrizione del mercato, dell’area geografica di riferimento e della tipologia di clientela che si intende servire. E non solo! Del mercato è bene descrivere anche la concorrenza : quote di mercato, caratteristiche dei prodotti e servizi offerti, punti di forza e di debolezza.
Dopo una breve presentazione, sogni di metterti in proprio e non sai da dove cominciare ? Vuoi cominciare a lavorare per i fatti tuoi e sei confuso perchè sono molte le categorie di business che ti interessano ? Niente paura, lo studio del Dottor. D’Amora Fabio è a tua completa disposizione per pianificare un’idea finanziabile e che ti darà sicuramente soddisfazioni.
STUDIO D’AMORA VIA BARDASCINI N°251 SANTA MARIA LA CARITA’ (NA)